Pino Tossici, poliedrico artista romano ed esperto di autobiografie, ha pubblicato, qualche mese fa, il suo primo romanzo, dal titolo "Cento giorni sul comò", edito da Book Salad, riscuotendo subito un certo successo.
Il testo, un romanzo autobiografico, è già stato presentato in varie occasioni, come ad esempio la Fiera del libro che si è tenuta a Torino nello scorso maggio, ma è solo sabato 23 febbraio, alle ore 18:00, che verrà presentato ufficialmente a Roma, presso la Libreria Empirìa, in via Baccina, 79 (Rione Monti, a un passo da fermata Cavour - Metro B).
All'evento sarà presente Myriam Trevisan in qualità di relatrice; le letture sono affidate a Marcella Iandolo e allo stesso autore-attore.
"Cento giorni sul comò" è la storia di Peppino, un bambino impertinente, imprevedibile e sognatore alle prese con una famiglia scombinata e una madre decisamente impegnativa. Piena di flashforwards verso l'attualità del quotidiano, la storia è ambientata negli anni ’50 e ’60 di un’Italia uscita a pezzi dalla guerra, in un Paese che si andava ricostruendo con orgoglio e fatica e che stava vivendo un periodo di straordinaria prosperità che verrà ricordato come l’epoca del boom economico. Per arrivare, forse, a capire che la felicità esiste: basta solo imparare ad accorgersi della sua presenza.
L'infaticabile Tossici, ecclettico artista romano (classe 1947), laureato in giurisprudenza e con un background bancario, ha una innata passione per lo spettacolo che lo ha portato nei decenni a coltivare tenacemente musica, teatro e scrittura. Cantautore, più volte sul palco del Folkstudio di Roma, ha raccolto l'ultima produzione nel CD "Se le api sono poche". Per il teatro, oltre allo spettacolo di teatro-canzone “Diario di border”, ha scritto numerose pieces. Tra esse, insieme a Francesca e Natale Barreca ha scritto "Fioretti d’amore" (2010), "Alfabeto muto" (2011) e "Il tabulè di Tito" (libero adattamento del "Tito Andronico" di WIlliam Shakespeare) (2012) e poi le ha interpretate sotto la direzione di Stefano Maria Palmitessa, regista romano con cui, nel 2009, ha fondato la compagnia Paltò Sbiancato. Come attore, tra i tanti ruoli, è stato anche Lopachin nel "Giardino dei Ciliegi" di Cechov nel 2008 al Teatro Eliseo di Roma per la regia di Claudio Jankowski.
Ma non finisce qui.
Counsellor autobiografico, Tossici collabora con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR), presso la quale si era precedentemente diplomato, ed è socio fondatore di "Salva con nome", associazione culturale per la conservazione e valorizzazione della memoria. Ha scritto biografie, tra cui "Il guerriero di Primavalle", in dialetto romanesco. Dal 2006 al 2010 ha tenuto corsi di Scrittura di sé presso l’Università Popolare della Tuscia a Viterbo.